Lucia Giombini è psicologa clinica, psicoterapeuta e ricercatrice.

Seguendo la propria vocazione giovanile, si è formata alla psicoterapia in Italia presso l’Università di Bologna nel 2010.

Nel corso della sua carriera ha avuto l’opportunità di lavorare estensivamente nel settore dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) – e dei disturbi ansiosi, depressivi e ossessivo-compulsivi ad essi associati, sia in Italia sia nel Regno Unito. Ha ricoperto il ruolo di Project Manager nel “Progetto di ricerca nazionale sui fattori predittivi e le dimensioni psicopatologiche nei DCA in bambini e adolescenti” promosso dal Ministero della Salute. Ha offerto, inoltre, la sua collaborazione in termini di tutoraggio e insegnamento allo sviluppo del Servizio per i DCA a Malta, secondo l’accordo tra ASL 1 Perugia, Ministero della Salute italiano e Ministero della Salute Maltese.

Dal 2013 è membro della British Psychology Society. Svolge attività clinica e di ricerca a Londra (Regno Unito) presso l’Unità Ospedaliera per DCA in bambini e adolescenti, Rhodes Wood Hospital (Elysium Healthcare), e all’Institute of Psychiatry, Psychology and Neuroscience all’Università King’s College London. Svolge, inoltre, attività di psicoterapia nel suo studio privato a Londra e online, in italiano e inglese. È autrice di pubblicazioni in italiano e in inglese, riguardanti i DCA e lo sviluppo dei processi cognitivi ed emotivi in adolescenti e adulti.

Dal 2016 si dedica allo studio della teoria dialettica, approfondendo il proprio percorso di formazione attraverso un’analisi personale e attività di supervisione secondo i principi della psicologia dialettica con Nicola Ghezzani, con cui ora collabora.

L’approccio dialettico è diventato da allora lo strumento d’elezione nella sua attività psicoterapeutica, volta alla valorizzazione delle risorse emotive e relazionali e all’integrazione dei bisogni individuali e sociali. In un ambiente multiculturale quale quello londinese, il terapeuta è ancor più chiamato a promuovere lo sviluppo delle inclinazioni psicobiologiche del paziente tenendo conto del suo specifico background geografico, culturale e linguistico, accompagnandolo nel processo di formazione identitaria personale e culturale.